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Brivido

Introduzione:


Ci sono momenti, all'alba, in cui il mondo sembra estraneo, quasi irriconoscibile. È un istante di sospensione, un "brivido" che corre sulla pelle prima che il giorno inizi davvero. La poesia "Brivido" ci porta esattamente in questo momento liminale. L'alba non è familiare, ma "forestiera", e il cielo è coperto da "nuvole di cenere", creando un'atmosfera di attesa carica di mistero. È il ritratto di un mondo che sta per accadere.

Il cuore della poesia è un magistrale passaggio dalla quiete assoluta al risveglio della vita. Inizialmente, la scena è un'"immobile tempera", un quadro statico dove tutto è fermo. Ma questa immobilità è carica di potenziale, è "prossimo al passo", sull'orlo di un movimento. E poi, il silenzio si rompe. Non con un'esplosione, ma con una sequenza di suoni che rianimano il dipinto: prima "rulla il picchio", un suono percussivo e preciso, poi "chiacchierano le foglie", un mormorio diffuso, e infine "anche il vento si fa sentire", una presenza che avvolge tutto.

"Brivido" non è solo la descrizione di un'alba, ma una celebrazione dell'attimo che precede l'azione. È una poesia sull'imminenza. Il "brivido" del titolo non è solo quello del freddo mattutino, ma è il fremito esistenziale che si prova quando si è testimoni di un risveglio, quando si percepisce il passaggio dalla stasi alla vita. È un invito a tender l'orecchio e a cogliere la bellezza non solo nelle cose che accadono, ma in quelle che stanno per accadere.


Poesia:

Brivido

Forestiera l’alba
Nuvole di cenere
Immobile tempera
Prossimo al passo
Rulla il picchio
Chiacchierano le foglie
Sugli alberi
Anche il vento si fa sentire

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