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A Francesca

Introduzione:


Ci sono legami che diventano il nostro paesaggio interiore, l'unica stagione che non tramonta mai. La poesia "A Francesca" è un viaggio intimo e potente attraverso la ciclicità del tempo e del dolore, un dialogo sussurrato a un'amica che diventa l'ancora di salvezza in un mondo di inverni che "sempre tornano". Il testo ci porta in un "marzo" dell'anima, un tempo di transizione perenne, dove la speranza e la stanchezza si intrecciano come il vento tra i rami.

Il cuore pulsante della poesia risiede nella rappresentazione di una lotta spirituale e esistenziale. La gioia, come "l'estate", è solo "un momento", una tregua effimera prima del ritorno di un "freddo velato". In questo ciclo di perdita e attesa, emerge una delle immagini più forti: "pregare un dio inveito". È il ritratto di una fede complessa e ferita, di chi si rivolge a un potere superiore non con sottomissione, ma con la rabbia e il dolore di chi si sente tradito, eppure continua a cercare un senso. La domanda "sono sola" non è una richiesta di rassicurazione, ma il grido che risuona "ogni anno che va".

Ma è nel finale che la poesia compie una straordinaria metamorfosi, offrendo la sua vera, sconvolgente risposta. Il dialogo con l'amica si trasforma, trascende, e culmina in una rivelazione: "Ti dico mamma / Sei la mia pelle". L'amica non è solo un conforto, diventa l'origine, il confine stesso dell'esistenza, l'unica certezza contro il ciclo delle stagioni e il silenzio di dio. Questo legame non è un momento, ma una condizione permanente: "Or ora / E per sempre". La poesia diventa così un inno potentissimo all'amore che si fa carne, l'unica vera casa in cui l'anima smette di sentirsi sola.


Poesia:

A Francesca

Nel marzo
Col vento che spira 
Con la brezza che brama 
Dall’inverno che tramonta 
E sempre torna 
A una mia amica 
Tira un sospiro 
Ogni anno che va 
Ti chiedo sono sola 
Ma l’estate è un momento 
E di nuovo l’inverno 
Oltre le nubi 
Un freddo velato 
A pregare un dio inveito 
Per quello che hai dato 
Il giorno e la notte 
Ti dico mamma 
Sei la mia pelle 
Or ora 
E per sempre

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