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Colossale

Introduzione:


Le grandi trasformazioni spesso iniziano in un sussurro, in un dialogo silenzioso con la "Luna della notte". La poesia "Colossale" è il racconto di una di queste metamorfosi epiche. Parte da una "notte vacua", da un senso di vuoto e da un passato che non esiste più, per condurci attraverso un processo di demolizione e ricostruzione che culmina in una nuova, gigantesca forma dell'essere. È un inno alla capacità di rinascere dalle proprie ceneri su una scala cosmica.

Il cuore della poesia è un viaggio attraverso il tempo e la perdita, che diventa il catalizzatore del cambiamento. La consapevolezza che "niente è come prima" non è un lamento, ma il punto di partenza. Da questa rottura nasce un "momento opportuno", l'istante in cui un "rampollo di cosmo" – un'idea, una nuova vita – può finalmente germogliare. La poesia descrive questo processo con una calma quasi rituale ("Piano ora, spiega / Così con calma"), suggerendo che la vera rivoluzione non è un'esplosione caotica, ma una deliberata e consapevole evoluzione.

La conclusione è una delle più potenti affermazioni di rinascita. L'arrivo della "fine" non è una conclusione, ma un inizio. È la "fine di una catena", la liberazione da un ciclo che lascia dietro di sé un "deserto vacante": uno spazio vuoto, pulito, necessario perché qualcosa di nuovo possa sorgere. E in questo spazio, l'io poetico si rivela nella sua nuova forma: "Che or sono / Qui con te, gigante". La trasformazione è completa. L'io non è più ciò che "era", ma è diventato una presenza colossale, una forza della natura che può finalmente stare di fronte all'altro, "gigante" anch'esso, in un rapporto di nuova, immensa, parità.


Poesia:

Colossale

Al vento parli
Luna della notte

Un lume che tinge
La notte vacua

Eravamo simili
Adesso non più

Oggi è passato
E niente è come prima

Secondo a niente
Momento opportuno

Rampollo di cosmo
Idea la vita

Ad occhi chiusi
Piano ora, spiega

In là alla sera
Così con calma

Arriva la fine
Tempo d'epoca

Era
Ma adesso inizio

La fine di una catena
Deserto vacante

Che or sono
Qui con te, gigante

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