La vita stessa è una parabola, una traiettoria che si disegna sul "roso filo del destino", un percorso fragile e potente che acquista significato solo nell'istante in cui viene vissuto. La poesia "PARABOLE" esplora questa natura effimera e intensa dell'esistenza. Non c'è passato né futuro a cui aggrapparsi; ogni opportunità, "la volta buona", si manifesta unicamente nel presente, in un momento che è tanto creativo quanto fugace.
Il cuore del testo ci porta all'interno del "crogiolo", la fornace alchemica dell'anima dove l'io si sperimenta e si trasforma. Qui, il poeta si "sbizzarrisce", compiendo un atto di pura e sfrenata affermazione di sé. Ma questa esplosione di vita è immediatamente seguita dal suo contrario: l'atto di "adombrarsi e sfumare". È la descrizione perfetta della natura transitoria dell'essere: un lampo di presenza abbagliante destinato a dissolversi "nel repentino momento", un'esperienza "prettamente materiale" che si consuma con la stessa velocità con cui appare.
Tuttavia, la poesia non si limita a celebrare la fugacità del presente. Si chiude con una rivelazione che ne illumina il significato più profondo: "Questo dilemma d’esistere altrove". Tutta questa intensità materiale, questa danza tra l'apparire e lo scomparire, è vissuta con la costante, sottile consapevolezza di appartenere a un'altra dimensione. È il dilemma fondamentale dell'essere umano: essere creature radicalmente immerse nella materia, ma con un'anima che anela a un "altrove". La nostra vita è una parabola tesa tra il qui e l'oltre, e la sua bellezza risiede proprio in questa irrisolvibile, magnifica tensione.
Poesia:
PARABOLE
Rulla e impressiona
sul roso filo del destino
Prende forma solo nel presente,
la volta buona.
Mi sbizzarrisco nel crogiolo,
Mi adombro e sfumo
Nel repentino momento
Prettamente materiale,
Questo dilemma d’esistere altrove.
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