Le montagne non sono mai solo un paesaggio da ammirare; sono uno specchio dell'anima, una mappa dei nostri percorsi interiori. La poesia "PIÙ SU" nasce da un desiderio profondo: quello di non limitarsi a osservare la "magnifica bellezza" delle vette, ma di "intuire" con il cuore la loro essenza. È un anelito a una connessione totale con la natura, un desiderio di respirarne gli odori, l'aria e l'acqua, fino a farli diventare parte di sé.
Il cuore del testo risiede in una metafora potentissima che fonde l'uomo e la montagna: "Il fascino delle cime e delle valli sono gli alti e i bassi dei miei passi". Il cammino fisico diventa la melodia ("arpeggiano") del cammino della vita. Questa visione si popola poi di simboli viventi: le vacche, in una quiete quasi democratica, rappresentano l'accettazione del presente, mentre i tori incarnano l'ambizione pura. Le loro "corna svettanti", pericolose e magnifiche come le cime, diventano l'emblema di una spinta inarrestabile verso l'alto, di una volontà primordiale che "vuole raggiungere il cielo".
In definitiva, "PIÙ SU" è un inno all'aspirazione. La montagna diventa il nostro maestro, mostrandoci che la bellezza non risiede solo nelle cime raggiunte, ma nell'intero percorso, con le sue difficoltà e le sue conquiste. La poesia ci invita a riconoscere e onorare quella parte di noi che, come i tori, ambisce al cielo, che non si accontenta dell'orizzontale ma cerca la verticale. È una celebrazione del desiderio di trascendenza, della spinta inarrestabile a salire sempre un po' più in alto, per respirare un'aria più pura e vedere il mondo da una nuova prospettiva.
Poesia:
PIÙ SU
Vorrei che il mio cuore
potesse intuire la magnifica bellezza di quelle montagne
I suoi odori, l’aria e l’acqua.
Il fascino delle cime e delle valli sono gli alti e i bassi dei miei passi che arpeggiano con i suoni dei suoi abitanti
Là, vicino ad altipiani dove democraticamente vacche
si concedono alla fame
e i tori che hanno corna svettanti
come quelle cime pericolosamente ambiziose
là vogliono raggiungere il cielo.
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