Cerca nel blog

Quaderna

Introduzione:


Ogni partenza è un atto di coraggio che contiene in sé un mondo di emozioni contrastanti: la malinconia per ciò che si lascia e la trepidante attesa per l'ignoto che ci attende. La poesia "Quaderna" cristallizza l'istante che precede il distacco, quel momento sospeso sulla "sponda" di una vita che sta per cambiare. Il titolo lega indissolubilmente questo momento a un luogo specifico, il torrente Quaderna, che diventa così il testimone silenzioso di un addio carico di significato.

Il testo si muove attraverso immagini che descrivono un'atmosfera inquieta e carica di presagi. Le "nubi che s'agitano" e il "vento più mosso" non sono solo elementi atmosferici, ma il riflesso di un'agitazione interiore. Il viaggio che attende è "narrato di mostri e cicloni", una metafora potente per le paure e le incertezze che accompagnano ogni grande salto nel vuoto. La partenza non è una fuga, ma una scelta consapevole, un "salpare" intrapreso "per amore".

Il cuore emotivo della poesia risiede nello sguardo rivolto a "Bella che lascio" e nella "stretta, senza remore". È un addio che non ha rimpianti, ma che porta con sé tutto il peso di un affetto profondo, "calcato al cuore". "Quaderna" diventa così l'emblema di tutte le nostre partenze, un promemoria che anche quando scegliamo di andare verso l'ignoto per una ragione più grande, una parte di noi rimane a guardare la sponda che abbiamo appena lasciato.


Poesia:

Quaderna

Poco oltre il mar
S'agitan le nubi
Le foglie ancora dirette
Appena a partire
Il vento più mosso

Nella tratta, l'ignoto
Narrata di mostri e cicloni

Alla sponda ancora ti miro
A Bella che lascio
Una stretta, senza remore
Salpo calcato al cuore
Verso l'ignoto, per amore

Nessun commento:

Posta un commento