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Rosso spera

Introduzione:

Cosa succede quando la pace non fugge dal conflitto, ma soffia direttamente su di esso? La poesia "Rosso spera" si apre con questa immagine potentissima e paradossale: una pace che agisce su un "campo di fuoco". Il titolo stesso ci dà la chiave di lettura: il rosso, colore della passione e della guerra, non è negato, ma diventa il terreno su cui la speranza può operare. Il testo ci invita a sollevare lo sguardo, a osservare un dramma che non è personale, ma cosmico.

Il cuore della poesia è un viaggio verso una comprensione più vasta. La prospettiva si allarga dalle "distese lungi a noi" a una "luce che circola nel cielo", in un movimento "planetario riconosciuto". In questo scenario immenso, la speranza si rivela nella sua vera natura: non è un'emozione, ma un principio universale. La sua essenza è pura, "bianca" nel suo cuore, anche quando opera sul rosso del fuoco. Questa visione non è priva di vertigine; c'è un "brivido nel vuoto", la consapevolezza della vastità e del mistero che ci circondano.

La conclusione della poesia è una rivelazione di una semplicità e di una potenza assolute. Tutte queste forze cosmiche, questa pace che soffia sul fuoco, questo brivido nel vuoto, convergono verso un unico fine. Le forze in gioco "assecondano spirito" e, infine, "insieme amano". La speranza non è un fine in sé, ma il processo attraverso cui l'universo tende all'armonia, all'unione, all'amore. "Rosso spera" diventa così un inno alla resilienza cosmica, un promemoria che anche dal conflitto più ardente può nascere una pace il cui scopo ultimo è l'amore.


Poesia:

Rosso spera

Soffia la pace sul campo di fuoco
Distese lungi a noi 
Intorno alla luce circola nel cielo 
In cuor suo addice di bianco 
Planetario riconosciuto 
Brivido nel vuoto 
Assecondano spirito 
Insieme amano

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